Le ho dato (cameriera) un sacco di soldi da spendere
E mandato via immediatamente. 18.
doppio:
Lei (la cameriera) se ne andò con un sacco di soldi e andò a casa di Kumar.
(Lei) rimase nascosta lì per otto mesi e nessun'altra donna (la vide).19.
ventiquattro:
Quando spuntò il nono mese,
Quindi lui (Kumar) era travestito da donna.
Portato (lui) e lo mostrò alla regina.
Tutte (le donne) erano felici di vedere. 20.
(Dasi iniziò a dire) O Rani! Ascolta quello che dico.
Consegnalo a tua figlia.
Non rivelare al re il suo segreto.
Accetta sinceramente le mie parole. 21.
Se il re lo vede,
Allora non verrà a casa tua.
Farà la tua signora
E oh caro! Rimarrai faccia a faccia. 22.
(La regina disse) Hai fatto bene quello che hai detto.
Nessuno ha capito la velocità del carattere di una donna.
È stato tenuto a casa della figlia
E non ne raccontò alcun segreto al re. 23.
Ciò che Raj Kumari voleva è successo.
Con questo trucco la serva ingannò (la regina).
Chiaramente lo teneva a casa
E la regina non ha detto niente al re. 24.
doppio:
(Eseguendo questa charitra) che Kumari ha conquistato la sua amica.
Tutte le donne rimasero senza parole, nessuno riuscì a comprendere il segreto. 25.
Sono tutti considerati deva, saggi, serpenti, bhujang e manukh,
Persino gli dei e i demoni non sono stati in grado di riconoscere i segreti delle donne. 26.
Ecco la conclusione del 288° charitra del Mantri Bhup Sambad del Tria Charitra di Sri Charitropakhyan, tutto è di buon auspicio. 288.5477. va avanti
doppio:
Un re di Baghdad di nome Dachhin San ha sentito.
Sua moglie era Dachhin (Dei) che era come la forma di Rati.1.
ventiquattro:
Viveva un re chiamato Kamal Ketu,
Non c'era nessun altro come lui sulla terra.
Era energico, forte e armato
Ed era popolare sotto forma di ombrello sui quattro lati. 2.
doppio:
Quando Rani vide la forma di quel Kumar con i suoi occhi,
Così si accontentò e si dimenticò della casa. 3.
ventiquattro:
Quella regina ha definito una cameriera intelligente.
(Lui) venne e rese omaggio alla regina.
Digli tutto quello che hai in mente
lo mandò (lui) a lui (Kumar). 4.