Maaroo, Primo Mehl:
Per molte epoche prevalse solo l’oscurità;
l'infinito, senza fine Signore era assorbito nel vuoto primordiale.
Sedeva da solo e impassibile nell'oscurità assoluta; il mondo del conflitto non esisteva. ||1||
Trascorsero così trentasei secoli.
Fa sì che tutto accada per il piacere della sua volontà.
Non si vede alcun suo rivale. Lui stesso è infinito e senza fine. ||2||
Dio è nascosto durante le quattro età: capiscilo bene.
Pervade ogni cuore ed è contenuto nel ventre.
L’Unico e Solo Signore prevale attraverso i secoli. Quanto sono rari coloro che contemplano il Guru e lo comprendono. ||3||
Dall'unione dello sperma e dell'ovulo si formò il corpo.
Dall'unione di aria, acqua e fuoco nasce l'essere vivente.
Lui stesso gioca con gioia nella dimora del corpo; tutto il resto è solo attaccamento alla distesa di Maya. ||4||
Nel grembo materno, a testa in giù, il mortale meditava su Dio.
Il Conoscitore Interiore, il Ricercatore dei cuori, sa tutto.
Con ogni singolo respiro, contemplava il Vero Nome, nel profondo di se stesso, nel grembo materno. ||5||
È venuto nel mondo per ottenere le quattro grandi benedizioni.
Venne ad abitare nella casa di Shiva e Shakti, energia e materia.
Ma ha dimenticato l'Unico Signore e ha perso la partita. Il cieco dimentica il Naam, il Nome del Signore. ||6||
Il bambino muore nei suoi giochi infantili.
Piangono e si lamentano, dicendo che era un bambino così giocoso.
Il Signore che lo possiede lo ha ripreso. Coloro che piangono e si lamentano si sbagliano. ||7||
Cosa possono fare se muore in gioventù?
Gridano: "Il suo è mio, lui è mio!"
Piangono per amore di Maya e sono rovinati; le loro vite in questo mondo sono maledette. ||8||
I loro capelli neri alla fine diventano grigi.
Senza il Nome, perdono la loro ricchezza e poi se ne vanno.
Sono malvagi e ciechi: sono completamente rovinati; vengono depredati e gridano di dolore. ||9||
Chi capisce se stesso non piange.
Quando incontra il Vero Guru, allora capisce.
Senza il Guru, le porte pesanti e dure non si aprono. Ottenendo la Parola dello Shabad ci si emancipa. ||10||
Il corpo invecchia e viene deformato.
Ma non medita sul Signore, suo unico amico, nemmeno alla fine.
Dimenticando il Naam, il Nome del Signore, se ne va con la faccia annerita. I falsi vengono umiliati alla Corte del Signore. ||11||
Dimenticando il Naam, i falsi se ne vanno.
Andando e venendo, la polvere cade sulle loro teste.
L'anima sposa non trova casa nella casa dei suoceri, nel mondo dell'aldilà; soffre in agonia in questo mondo della casa dei suoi genitori. ||12||
Mangia, si veste e gioca con gioia,
ma senza un'amorevole adorazione devota del Signore, muore inutilmente.
Chi non fa distinzione tra il bene e il male, viene picchiato dal Messaggero di Morte; come si può sfuggire a tutto questo? ||13||
Chi si rende conto di ciò che deve possedere e di ciò che deve abbandonare,
associandosi al Guru, arriva a conoscere la Parola dello Shabad, nella casa di se stesso.
Non chiamare cattivo nessun altro; seguire questo stile di vita. Coloro che sono veri sono giudicati genuini dal Vero Signore. ||14||
Senza Verità nessuno riesce alla Corte del Signore.
Attraverso il Vero Shabad, si è vestiti d'onore.
Perdona coloro di cui si compiace; mettono a tacere il loro egoismo e il loro orgoglio. ||15||
Colui che realizza l'Hukam del Comando di Dio, per la Grazia del Guru,
viene a conoscere lo stile di vita dei secoli.
O Nanak, canta il Naam e passa dall'altra parte. Il Vero Signore ti porterà oltre. ||16||1||7||
Maru veniva tradizionalmente cantata sul campo di battaglia in preparazione alla guerra. Questo Raag ha una natura aggressiva, che crea una forza interiore e il potere di esprimere ed enfatizzare la verità, indipendentemente dalle conseguenze. La natura di Maru trasmette il coraggio e la forza che garantiscono che la verità venga detta, a qualunque costo.